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Oltre allo scontro in vetta, l’ultima d’andata aveva in programma sempre in ciociaria anche la sfida tra le due squadre in fondo alla classifica, vinta dalla Pallacanestro Sora che si stacca per la prima volta in campionato dall’ultimo posto, occupato ora solamente dalla Petriana. Prova piuttosto positiva dei ciociari per 30’ abbondanti, probabilmente la squalifica di Laudoni ha responsabilizzato e aumentato stimoli ad alcuni giocatori che fino ad ora si sono espressi al di sotto delle proprie potenzialità offensive vuoi anche per il troppo accentramento nei confronti del proprio capitano. Infatti Sora è migliorata da quel punto di vista come dimostrano i giocatori in doppia cifra nelle ultime settimane, Laudoni intanto al rientro ha giocato molto per la squadra segnando canestri importanti e molto concentrato in difesa, tutti segnali dello spirito di gruppo che si sta cementando. Nota dolente la concentrazione alta per tutto il match sulla quale Maglio sta lavorando parecchio, anche domenica i suoi hanno spento la luce per qualche minuto e la partita ha rischiato seriamente di riaprirsi per poi però chiudersi positivamente, facendo tirare un sospiro di sollievo al pubblico come al solito numeroso e caloroso. Di contro le difficoltà dei romani, che non vincono in campionato dalla trasferta di Calasetta di oltre due mesi fa e che sbagliano troppi tiri, alcuni anche piedi per terra, segno di una preoccupazione sempre più crescente visto che la vittoria tarda ad arrivare. Non è bastato il nuovo arrivo Pistorio, una garanzia da quel punto di vista (infatti subito un ventello), a risolvere i problemi di Martiri, ancora privo di un elemento fondamentale come Franzè (rientro non prima di febbraio) e alle prese con una regia difettosa, dove Martongelli fatica a calarsi nel ruolo di play, costringendo spesso Ferrarese a portar palla. La nota positiva però è sicuramente la veemente reazione dell’ultimo quarto che non dovrebbe far demoralizzare i gialloblu, attesi tra l’altro da un calendario non proprio abbordabile ma ancora con la convinzione di potersela giocare con parecchie squadre…
Roberto De Simone
tratto da Basketincontro